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XIII domenica tempo ordinario C
Santi Pietro e Paolo – 29 giugno 2013

PRIMA LETTURA (1Re 19,16.19-21)
Eliseo si alzò e seguì Elìa.
Dal primo libro dei Re. .
In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profe-
ta al tuo posto». .
Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé,
mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi
ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece
cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al
suo servizio. .
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 15)
Rit: Sei tu, Signore, l’unico mio bene. ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli in- Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare. SECONDA LETTURA (Gal 5,1.13-18)
Siete stati chiamati alla libertà.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati. .
Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il
giogo della schiavitù. .
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per
la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la
sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi
divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della
carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne;
queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. .
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. .
Parola di Dio
PARROCCHIA SS .PIETRO E PAOLO - DIOCESI DI VICENZA - VIA SAN GIUSEPPE,2 - 36055 NOVE (VI) - TEL. 0424 590019 XIII domenica tempo ordinario C
Santi Pietro e Paolo – 29 giugno 2013

VANGELO (Lc 9,51-62)
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.
+ Dal Vangelo secondo Luca. .
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma deci-
sione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma
essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro
ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal
cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli ri-
spose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha
dove posare il capo». .
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire
mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il
regno di Dio». .
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma
Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di
Dio».
Parola del Signore
lo stesso vangelo di quasi una settimana fa, il vangelo di domenica nella versione di Luca suggeriva la stes- E' sa domanda: Ma voi chi dite che io sia? La risposta è densamente teologica, leggermente più dilatata di quella che ritroviamo in Luca: Il Cristo di Dio. Qui invece, in Matteo: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Se qualcuno ricorda, avevo suggerito che nella libertà arrivassero anche le vostre risposte a questa doman-da, oltre a quella che suggerivo io nelle riflessioni dell'omelia. Una risposta mi è stata recapitata via mail. Certo, mi scriveva questo tale, che ringrazio, la risposta più giusta l'ha data Pietro. Ma, continua, nella Ge-nesi si legge che Dio creò l'uomo "a sua immagine e somiglianza", non pensa però che anche l'uomo voglia vedere Dio "a propria immagine e somiglianza" attribuendogli pregi e difetti che non ha, ma sono un tarlo esclusivo dell'uomo? Non Le pare che riviva, scrive il nostro amico, un po' la mentalità degli antichi che per giustificare la propria lussuria si sono inventati la dea dell'amore, o per giustificare certe smoderatezze in-ventarono il dio del vino, o il dio della guerra per avallare la sete di conquiste e di sopraffazione? Parto da qui per dire che il come noi. dovrebbe convertirsi nel come lui. Noi come lui, non Dio come noi. Il “voi chi dite che io sia” non è solo un modo per far chiarezza attorno all'identità di Gesù, non è solo l'espediente per capire che idea si sono fatti di lui i suoi. Credo che la domanda rimanga una provocazione perchè mi chie-da. ma io che discepolo sono? Tu sei il Cristo, l'Unto di Dio. Un altare di pietra, ho trovato scritto, era appe-na stato consacrato dal vescovo e il sagrestano si desolava nel vedere le macchie d'olio rimaste sulla super-ficie. Alcune settimane dopo, cambiando la tovaglia, grande fu la sua sorpresa nell'accorgersi che ogni se-gno d'unguento era scomparso: l'olio era sceso nel duro granito. Il Cristo è l'uomo totalmente impregnato dallo Spirito del Padre, al punto che non si può più distinguere la sua natura divina dall'umana. Tale è la vo-cazione d'ogni uomo, membro del Corpo del Messia, tale è colui che vuol dirsi discepolo. E Gesù a Pietro: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa”. Ti chiamerai Cefa, che vuol dire Pietro. Quando si pen-sa alla fragilità di Pietro, non solo nel momento del rinnegamento, ma in tante occasioni in cui la sua impul-sività gli faceva fare brutta figura, si capisce che il nome nuovo, la vocazione profonda, non è un premio per delle qualità umane. È piuttosto proprio nella debolezza che si esprime la potenza di Dio, affinchè, come dice Paolo, nessuno si possa gloriare davanti a Dio, ossia perchè sia chiaro che la realizzazione profonda dell'uo-mo è la sua disponibilità allo Spirito del Signore, che opera più facilmente nei piccoli, che non si ritengono autori del loro operare, ma sanno che è dono per il bene di tutti. Essere docili alla Presenza, che fa emergere il nostro essere vero, ecco la vocazione. Ecco, cosa vuol dire essere discepoli e lasciarsi provocare da ciò che noi diciamo di Lui affinchè si dica anche qualcosa di noi. PARROCCHIA SS .PIETRO E PAOLO - DIOCESI DI VICENZA - VIA SAN GIUSEPPE,2 - 36055 NOVE (VI) - TEL. 0424 590019

Source: http://www.parrocchiadinove.it/DocumentiGruppi/letture/2013_06_30_Letture_e_Omelia.pdf

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NOC-NSF Dopinglijst 1 januari 2006 Het gebruik van elk geneesmiddel moet worden beperkt tot medische indicaties. I. Stoffen en methoden verboden binnen wedstrijdverband en buiten wedstrijdverband Verboden stoffen S1. Anabole middelen S2. Hormonen en verwante stoffen S3. Bèta-2 agonisten S4. Middelen met een anti-oestrogene werking S5. Diuretica en andere maskerende middelen Verboden methoden M1.

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CONTAMINATION INJURY PURPOSE The purpose of this policy is to ensure that panel members exposed to blood and body fluids are managed in the appropriate manner to mitigate the risk of acquiring diseases from blood borne viruses in the workplace. POLICY STATEMENT Ensure an organised system to handle contamination injuries Monitor health and safety in the working environment Ensure

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